Partiamo per un viaggio…
Un viaggio un pò particolare, che attraversa il tempo, lo spazio, affonda nei ricordi, risale le tradizioni, un viaggio per conoscere o riscoprire cose probabilmente dimenticate. Non occorre bagaglio per partire, ma voglia di lasciarsi trasportare, chiudere gli occhi per rievocare antichi paesaggi , ere di pace e di guerra, di ricchezza e grandi carestie, di grandi invenzioni o piccoli espedienti che significavano sopravvivenza.
Un viaggio nel tempo insomma che ci porterà a scoprire in breve una storia che ha attraversato i secoli, si è evoluta, ha cambiato pelle , resistito alle mode senza mai tradire le sue radici.
Questa è la storia della stufa… il suo passato… il suo presente.
Siamo nell’età del Bronzo dove antichi manufatti vennero ritrovati nelle palafitte , rudimenti con base in argilla che servivano per cuocere gli alimenti, l’irradiazione del calore portò all’intuizione che, oltre alla cottura, era possibile ottenere una fonte di riscaldamento, facendo nascere in questo modo un primo concetto di stufa. Molto probabilmente tutto ciò partì da ambienti freddi perché alcuni modelli simili fra loro, vennero ritrovati nelle Alpi come nelle montagne dell’Himalaya e data la lunga distanza geografica e l’assenza completa di contatti, l’unica spiegazione plausibile fu che le esigenze e le necessità abbiano portato queste popolazione diversissime fra loro ad avere risultati praticamente identici.
E mentre siamo ancora lì affascinati nel vedere come l’ingegno umano possa accumunare popoli diversi, siamo già atterrati nella fantastica epoca degli Antichi Romani che utilizzavano un sistema di riscaldamento davvero molto simile alle stufe attuali, parliamo di fornelli di terracotta che dalla fondamenta della casa portavano il calore ad altri ambienti grazie a un sistema tubolare, possiamo paragonare questo ad un concetto moderno di canalizzazione di aria calda.
I secoli bui del Medioevo fecero però rallentare produzione e sviluppo ma subito dopo l’anno Mille il risveglio delle civiltà fece rifiorire fra l’altro anche la costruzione delle stufe. Per combattere il freddo degli inverni rigidi delle regioni dell’Europa centrale vennero costruite delle stufe dal modello pieno, con struttura massiccia, formate da tavelloni o lastre in pietra che sfruttavano il percorso dei fumi caldi il cosiddetto ” giro dei fumi”. Il calore veniva assorbito e poi pian piano rilasciato all’ambiente. Le prime stufe erano imponenti, alte a volte anche più di due metri, ricoperte con ceramica e impreziosite da pregiate decorazioni. Nel cuore delle Alpi possiamo ancora trovare le famose STUBE, locali tipici in cui queste meraviglie venivano posizionate per riscaldare l’intera abitazione. Tradizioni che ancora oggi le popolazioni alpine cercano di tramandare alle future generazioni.
Mentre davanti ai nostri occhi si svelano queste opere che riscaldano, che accolgono, che dominano non dimentichiamo che la STUFA ha per tutti la stessa funzione ma è dalle sue caratteristiche estetiche e dall’ambiente nella quale troneggia che parte la distinzione fra la classe contadina e la borghesia.
Accanto alle stufe di fattura spicciola, in molte case modeste, spesso venivano sistemate panche di legno che servivano per asciugare i panni, oppure alloggiati dei giacigli in pagliericcio per ricavare caldi posti letto per anziani o ammalati.
E’ nei palazzi signorili e nei castelli che troviamo stufe alte e finemente decorate… chiudendo gli occhi potremmo addirittura sentirne il profumo che la legna bruciata spande! Quadri e dipinti ci riportano tanta magnificenza, donzelle e cavalieri radunati attorno a questi capolavori simboli essi stessi di ricchezza e prosperità!
E’ esattamente nel Rinascimento che le stufe in muratura iniziano ad essere rivestite con la maiolica, una ceramica in pasta bianca adatta a ricevere la smaltatura, divenendo in questo modo resistente e impermeabile. Era una tecnica già conosciuta nel 700 A.C ma fu in Spagna nell’Isola di Maiorca appunto che trovò la sua massima espressività.
Oltre alle bellissime stufe decorate si svilupparono grosso modo nello stesso periodo, le stufe in Terracotta tipiche di alcune regioni italiane come la Toscana.
L’ultima nata fu la stufa in ghisa , utilizzata prevalentemente dal popolo, dato il costo accessibile e il materiale poco pregiato, sicuramente non bellissima da vedere (come avrebbe potuto sostenere il confronto con la maiolica !) ma decisamente ottima come fonte di calore economica e duratura.
Il nostro piccolo ma intenso viaggio preveda la sua ultima fermata nel periodo Ottocentesco con la produzione di stufe a corpo cilindrico e rilievi che riecheggiavano allo stile Impero. Eccoci dunque tornati ai giorni nostri e le stufe sono sempre qui, avvolte oggi come allora da un fascino antico ma sempre nuovo.
Tradizione e cultura sono fusi in un unico oggetto praticamente intramontabile.
Non esiste nessun prodotto che attraverso i secoli si sia evoluto nelle sue prestazione mantenendo inalterate le sue peculiarità distintive.
AVERE UNA STUFA OGGI:
VANTAGGI
RISPARMIO – Accumulare calore rilasciandolo lentamente nell’ambiente è fonte di grande risparmio sull’uso del combustibile.
RISCALDAMENTO CONTINUO – Con una buona scorta di legna potremmo avere calore senza mai rischiare di restare al freddo, nemmeno in caso di blackout!
DIMENSIONE E MANUTENZIONE RIDOTTA – Anche di piccoli formati le stufe possono avere grossi potenziali e non hanno necessità di grandi manutenzione.
COMBUSTIBILE REPERIBILE E RISPETTO PER L’AMBIENTE – La legna viene reperita velocemente e con le moderne tecnologie abbassiamo notevolmente le emissioni.
SVANTAGGI:
ACCENSIONE MANUALE – Nell’era del tutto e subito potremmo trovare irritante la gestione manuale della stufa. Piccola pigrizia facilmente superabile!
STOCCAGGIO DELLA LEGNA – Se la stufa può essere di piccoli dimensioni serve invece uno spazio di grandi dimensioni per la conservazione della legna.
A volte queste brevi controindicazioni fanno pendere la scelta su una moderna stufa a pellet, ma cari viaggiatori se il tepore può essere considerato identico la storia e la sua magia differiscono di gran lunga e ora sappiamo perché.
Guardando una stufa che brucia i suoi ciocchi di legno non possiamo non pensare al suo lungo viaggio iniziato quasi agli albori dell’umanità e conclusosi praticamente nel tempo attuale.
Non è solo calore… è storia palesata ai nostri occhi!